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L’allenatore della Lazio, Marco Baroni, ha espresso in modo chiaro e deciso le sue preoccupazioni riguardo l’arbitraggio.

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L’allenatore della Lazio, Marco Baroni, non era di buon umore dopo il pareggio contro il Ludogorets in una partita segnata da polemiche.

I Biancocelesti erano ampiamente favoriti per mantenere il loro percorso perfetto in Europa League, ospitando i bulgari in difficoltà allo Stadio Olimpico. Tuttavia, gli ospiti hanno difeso strenuamente, impedendo agli italiani di trovare spazi utili.

Baroni critica l’arbitro

L’incontro ha vissuto un momento molto controverso nel secondo tempo, quando il direttore di gara ha rifiutato di assegnare un rigore alla Lazio dopo che Erick Marcus ha atterrato Gustav Isaksen in area, nonostante fosse stato richiamato al monitor dal VAR. Durante la conferenza stampa post-partita (via La Lazio Siamo Noi), Baroni ha criticato aspramente Duje Strukan per la decisione discutibile.

“Di solito non commento l’arbitraggio. Ma quando la squadra gioca sempre nella metà campo avversaria e colleziona sei cartellini gialli… e poi c’è stato quell’episodio [il rigore negato]. Di certo non ho fatto i complimenti all’arbitro dopo la partita.

Ma non è questo il problema, non lamentiamoci dell’arbitraggio, non è qualcosa che possiamo controllare. Nel secondo tempo abbiamo aumentato il ritmo e colpito la traversa. Però non siamo stati precisi nelle finalizzazioni e nei cross. Dovevamo segnare, ma siamo stati molto bravi in difesa.”

L’approccio ultra-difensivo del Ludogorets

Baroni ha anche sottolineato che i bulgari non avevano intenzione di giocare un calcio propositivo, cercando esclusivamente di impedire alla Lazio di segnare.

“Il Ludogorets è venuto solo per difendere in profondità. Se avessimo segnato, gli spazi si sarebbero aperti e la partita sarebbe stata diversa. Nel primo tempo eravamo lenti nel muovere il pallone.

Oggi non volevano giocare, pensavano solo a portare via il risultato, anche perdendo tempo. Ma hanno fatto la loro partita, e noi dovevamo fare meglio. Queste cose succedono nei grandi match, persino nelle finali. Abbiamo fatto il nostro gioco. Difensivamente siamo stati davvero bravi, anche se non era evidente. Non abbiamo mai concesso loro di contrattaccare.”

Smentita sulle voci di mercato

Interrogato sui rumors che accostavano la Lazio al centrocampista camerunense del CSKA Sofia, James Eto’o, Baroni ha categoricamente smentito:

“Interessati a Eto’o? No, assolutamente no.”

I cambi all’intervallo

Baroni ha anche spiegato i tre cambi effettuati a fine primo tempo, con l’ingresso di Taty Castellanos, Gustav Isaksen e Manuel Zaccagni al posto di Boulaye Dia, Loum Tchaouna e Luca Pellegrini.

“Ho sostituito Pellegrini all’intervallo perché avevamo già pianificato di cambiarlo nella ripresa, dato che era ammonito. Era previsto, perché è l’unico terzino sinistro disponibile [con Nuno Tavares ancora infortunato]. Poi ho capito il clima della partita, per questo ho tolto anche Tchaouna che era ammonito.

Avevamo intenzione di far riposare Guendouzi, ma Vecino ha chiesto il cambio. Ho tolto Pedro perché non ce la faceva più.

Ho spostato Noslin sulla fascia non perché stesse facendo male, ma perché contro questo Ludogorets così difensivo non era la sua partita, né per lui né per Tchaouna. Questi ragazzi sono una grande risorsa per noi e dobbiamo svilupparli. Bisogna ricordare Felipe Anderson e Immobile quando sono arrivati per la prima volta alla Lazio.”

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